La trebbiatura


Ma vediamo nel dettaglio cos'era la trebbiatura, operazione fondamentale per la panificazione.
La trebbiatura, come dicevamo, è il processo mediante il quale all’interno della spiga viene separato il gambo (la paglia), dal preziosissimo grano.
Anticamente l'operazione si svolgeva con gli asini o i cavalli, attraverso la cosiddetta "pisatina" il termine non deriva da pesare ma da pestare, infatti gli animali camminando sulle spighe con il loro incedere riuscivano a svolgere il lavoro che anni dopo sarebbe spettato alla trebbia. Essa trebbia veniva posizionata con l'uso di un trattore, nelle aie, "arie", se ci trovavamo in paese, in tratti di pianura se il lavoro si svolgeva nelle campagne.
Il funzionamento della trebbia era semplice: nella parte superiore si inserivano mazzi di spighe, chiamati "regni"; dopo la loro separazione, da una estremità della trebbia cadeva la paglia dall’altra il grano.
Le due parti seguivano percorsi differenti: la paglia veniva spostata dal luogo dove cadeva e ammassata in un punto non molto lontano, li veniva inserita in grandi sacchi, chiamati "paggliuna"; e successivamente data in pasto agli animali. Il grano veniva invece insaccato e conservato per poter, tutto l’anno, preparare la farina e quindi il pane.
Per spostare la paglia venivano usati dei muli bardati con un particolare tipo di attacco, la "straula"; questa attrezzatura consentiva, con un uomo in piedi su di essa, il trascinamento della medesima (la paglia).

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