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Visualizzazione dei post da luglio, 2020

Pomodoro a Belmonte Mezzagno

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Da Ode al pomodoro di Pablo Neruda: "E sopra il tavolo, nel mezzo dell’estate, il pomodoro, astro della terra, stella ricorrente e feconda, ci mostra le sue circonvoluzioni, i suoi canali, l’insigne pienezza e l’abbondanza senza ossa, senza corazza, senza squame né spine, ci offre il dono del suo colore focoso e la totalità della sua freschezza". Ebbene sì, Pablo Neruda cantore immortale dell'amore, dedico un ode al pomodoro, pomme d'amour definito anticamente dai francesi. Frutto importantissimo nella nostra alimentazione odierna, fino al 1540 era sconosciuto agli europei. Infatti è una bacca nativa della zona dell'America centrale, del Sudamerica e della parte meridionale dell'America Settentrionale. I primi ad intuirne l'uso alimentare del "Solanum lycopersicum" (questo il nome scientifico) furono gli aztechi; infatti, la salsa di pomodoro era parte integrante della loro cucina. La data del suo arrivo in Europa, come detto, è il 1540, quando i

Rischio idrogeologico a Belmonte Mezzagno

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Carissimi amici, l'episodio alluvionale capitato a Palermo il 15 luglio ha fatto sì che i tempi di pubblicazione di questo post si siano ridotti perché se quella bomba d'acqua si fosse concentrata su Belmonte Mezzagno i danni sarebbero stati nemmeno immaginabili. In questo post approfondiremo l'idrografia del torrente Landro ed esamineremo ciò che è successo nelle alluvioni del 2007 e nel 2009.  Vi ricordo che questi approfondimenti sono stati possibili soltanto grazie all'intenso studio realizzato dall'Ing.  Cristina Rita Mazzola  durante la stesura della propria tesi. Idrografia del Torrente Landro Il Torrente Landro, che ha origine dai rilievi che circondano il paese di Belmonte Mezzagno ( M. Grifone, P.zzo Neviera, Pizzo Cervo, Cozzo Pomara e M. Frumento), ha come affluenti di destra idraulica, a monte, il torrenti Janselmo, più a valle i torrenti Casale e Pantaleo, mentre in sinistra idraulica il torrente Spatola e un canale che si origina dal Monte S. Caterina

Padre di Famiglia

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Carissimi amici, per motivi di tempo non potrò più pubblicare a puntate il racconto "Padre di famiglia". Però, chi vorrà finire di leggerlo, potrà farlo scaricando la versione integrale  tramite questo link:   https://drive.google.com/file/d/1vjXxlGPzQ65QTQ2Ad8UckmESZDK02e-b/view?usp=sharing  

Contrade della campagna belmontese

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C.da Janselmo. A sinistra pizzo Belmonte a destra il Bosco  Cari amici, oggi faremo un breve viaggio nelle località di campagna a cui i belmontesi erano o sono ancora particolarmente legati. Cominceremo posizionando queste contrade per zone geografiche. Ho pensato di classificarle secondo la montagna che è nelle loro vicinanze, aggiungendo la classificazione Pianetto per le zone limitrofe ad esso. Dopo averle classificate cercheremo di scoprire l'origine dei nomi di alcune di esse.  Santa Caterina: Pitrusinu, Chianu a casa, Santa Catarina, Mannariceddi, Gibilirussi, Purtedda, Fortinu. Pizzo Belmonte :  Vaddi Funni, Sarbaturi, Filici, Palummaru, Aria o parrinu, Janselmo, Iusu r'alia, Giarritedda, Purtedda i Palermu, Purtedda a paglia, Liuni, Billimunti, Vavusu russu, Purtedda i favazzi, Montagnoli : Muntagnoli, Cozzu i pumara, Mazzarca, Manca, Praca, Chianu a stuppa, Cura a vurpi, Vaddi 'o Pirainu. Bosco : Rutta i Giura, Savucu, Lannaru, Chianotta, Mantonacu, Cannizzola, Ca

Padre di famiglia; capitolo 4

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“Nonno… Vuoi un po’ d’acqua?” Mentre avanzava nel racconto, cominciò a stringersi il suo cuore, a tal punto che alcune lacrime ed un groppo alla gola gli impedirono di proseguire.  “No… no, non c’è bisogno” rispose asciugandosi gli occhi. “Papà, bevi un po’ se no difficilmente puoi continuare.”  Dopo aver bevuto, il Sergente riuscì a proseguire: “Dopo aver salutato il piccolo, Franco cominciò a correre verso il colle per raggiungere l’inizio della discesa che conduceva alle porte di Palermo. Giunto su, dopo essersi fermato qualche istante per riposare, prese la discesa a rotta di collo.  Zio Simone sobbalzò intuendo che era stato Franco a bussare violentemente al portone. «Ah, tu sei? Entra… entra pure!» esclamò lo zio, non riuscendo a celare la sua preoccupazione. «Da dove vieni, cos’è successo?»  «Sono rovinato… Zio, mi hanno incastrato…» stanco e affaticato com’era non riusciva nemmeno a parlare.  «Stai tranquillo, prendi fiato e dimmi che diamine è successo!»  “Franco prese fiato e