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Visualizzazione dei post da novembre, 2018

Mi Vida

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Cari amici, oggi propongo un approfondimento sulla mia, fin qui abbastanza interessante, vita; soffermandomi particolarmente sui problemi che ho avuto a causa delle numerose barriere architettoniche incontrate. Ho scoperto di essere disabile quando non ho più potuto suonare il pianoforte. Ma cominciamo dall'inizio. Fin da quando ero bambino, ho sempre avuto la passione per il corpo dei Bersaglieri perché mio nonno, che non ho conosciuto, faceva parte di tale corpo. Mia nonna, di conseguenza, ogni qualvolta comparivano i Bersaglieri in televisione mi telefonava: «Sté, ci sono i Bersaglieri in tv — diceva — mettilo sul primo!» Di solito li trasmetteva RAI 1. Il collegamento Bersaglieri-Musica fu immediato: a sette anni cominciai a prendere lezioni di solfeggio, e dopo aver distrutto una ventina di trombe "Bontempi", ne comprai una vera. Decisi quindi di prendere qualche lezione. Ma durò poco, perché non riuscii più a tenerla in mano e cominciai ad avere anche

Giuliana Arcidiacono

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Cari amici, oggi per giovani talenti belmontesi vi propongo un'intervista a Giuliana Arcidiacono, talentuosa pianista reduce dalla vittoria del concorso "Golden Classical Music Awards" tenutosi alla Weill Recital Hall di New York. Quando hai capito che il tuo futuro sarebbe stata la musica? Ho capito che il mio futuro sarebbe stata la musica quando essa stessa, passo dopo passo, traguardo dopo traguardo, è diventata parte essenziale della mia vita, pane quotidiano dei miei giorni. In che modo ha influito, se ha influito, tuo padre – rinomato professore di pianoforte – in questa scelta? Ho scelto all'età di 8 anni di studiare pianoforte, di intraprendere questa strada. Mio padre, proprio per accertarsi che io non stessi subendo indirettamente condizionamenti, da subito mi ha anche mostrato altre prospettive, dicendomi espressamente che ero libera di valutare e scegliere cosa veramente volessi fare. E io ho fatto la mia scelta. Lui con grande umil

Il Cassaro (Corso Vittorio Emanuele)

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Carissimi, in questo post approfondiremo la storia del "Cassaro", storico tratto viario di Palermo. Faremo questo attraverso la conoscenza dei palazzi e delle chiese che l'adornano. Le origini del "Cassaro" di Palermo si fanno risalire all'epoca araba come si evince dall'arabo Al Qasr , cioè castello che ha dato il nome alla strada. Oggi coincide con Corso Vittorio Emanuele. La strada, tracciata dai Fenici, tagliava in due parti il centro urbano, diventando l'asse viario principale della città. Chiesa S.S. Salvatore (interno) Ancora oggi il Cassaro conserva tutta l'imponenza che aveva nel '700, periodo di massima fioritura dei palazzi del clero e della nobiltà siciliana. Infatti, numerose sono le costruzioni sacre ammirabili in esso: nel vicino vicolo San Giuseppe vi è un'edicola della Vergine delle Grazie datata 1794. Nella seconda metà del '600 alle monache basiliane venne l'ambizione di costruire una delle chiese più s