Cari amici, oggi per giovani talenti belmontesi vi propongo un'intervista a Giuliana Arcidiacono, talentuosa pianista reduce dalla vittoria del concorso "Golden Classical Music Awards" tenutosi alla Weill Recital Hall di New York.
Quando hai capito che il tuo futuro sarebbe stata la musica?
Ho capito che il mio futuro sarebbe stata la musica quando
essa stessa, passo dopo passo, traguardo dopo traguardo, è diventata parte
essenziale della mia vita, pane quotidiano dei miei giorni.
In che modo ha influito, se ha influito, tuo padre – rinomato
professore di pianoforte – in questa scelta?
Ho scelto all'età di 8 anni di studiare pianoforte, di intraprendere
questa strada. Mio padre, proprio per accertarsi che io non stessi subendo
indirettamente condizionamenti, da subito mi ha anche mostrato altre
prospettive, dicendomi espressamente che ero libera di valutare e scegliere
cosa veramente volessi fare. E io ho fatto la mia scelta. Lui con grande umiltà
e fiducia mi ha fatta studiare con un grande insegnante, il maestro Antonio
Sottile, senza essere quindi lui il mio maestro (cosa, a parer mio,
discutibile, perché tuo padre non potrai mai vederlo come altra figura
educativa. Questo gli fa onore).
I miei genitori mi hanno sempre supportata con tanti
sacrifici, cito la mia mamma, che mi ha sempre accompagnata in conservatorio
aspettando in macchina che io finissi la lezione di pianoforte e anche nelle giornate
più fredde e piovose era sempre lì, pronta per me con tanto amore, a mettere al
primo posto il mio studio. Anche quando ero una liceale evitava di farmi
viaggiare con l'autobus per andare in conservatorio, pur di non farmi stancare
e quindi lasciarmi serena per studiare.
La mia famiglia è stata e sarà sempre il mio grande punto di
riferimento!
Che studi hai fatto per raggiungere gli straordinari
risultati fin qui ottenuti?
Ho studiato 10 anni al conservatorio di Palermo V. Bellini
(oggi A. Scarlatti) nella classe del maestro Antonio Sottile, al termine dei
quali mi sono laureata nel giugno 2015 con il massimo dei voti.
Adesso sto proseguendo gli studi frequentando il biennio di
II livello AFAM presso l'Istituto Superiore di Studi Musicali "Arturo Toscanini"
di Ribera, per conseguire, nel Giugno 2019, la laurea di secondo livello di
pianoforte.
Ho contatti con grandi insegnanti ed ho partecipato ad
importanti Master Class in Sicilia, Francia e Londra.
Ho inoltre vinto Primi premi in diversi concorsi internazionali
e continuo a svolgere attività concertistica.
Che emozioni hai provato suonando alla Weill Recital Hall di
New York e quando hai avuto la notizia di aver vinto il Golden Classical Music
Awards?
L'emozione che ho provato è indescrivibile. Sapere di aver
vinto il Primo Premio e dover suonare in una delle sale da concerto più
importanti del mondo, ti riempie di gioia ed emozione.
Ogni traguardo raggiunto è una soddisfazione, ma soprattutto
una motivazione in più per fare sempre meglio, mettendosi alla prova dando il
massimo di sé stessi.
Che consigli ti senti di dare ai giovanissimi che coltivano
il tuo stesso sogno?
Il consiglio che mi sento di dare a tutti i ragazzi che
coltivano il mio stesso sogno, ma in generale a tutti quelli che inseguono i
propri obiettivi, è di credere principalmente in sé stessi. Può essere
scontato, ma non lo è. Bisogna alzarsi ogni giorno con la consapevolezza di
essere in grado di superare ogni ostacolo, di spronarsi, di sacrificare il
proprio tempo per la propria passione, essendo fieri sempre di sé stessi,
perché ognuno di noi è una risorsa e ha tanto da dare.
In particolare, "far musica", deve significare
"trasmettere", far passare qualcosa a chi ti ascolta. La musica è
dialogo, è emozione condivisa... quando il tuo pubblico capta tutto ciò, allora
sì… diventa magia!
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