Stefano Spera's blog

Oggi lezione di inclusione del Presidente della Repubblica. Mattarella: «Un Paese è più ricco se percepisce le diversità  come un fattore di ricchezza. È più povero se comprime  la libertà di alcuni, facendoli sentire emarginati».

Mentre Belmonte si prepara alla pasqua, vi propongo le immagini dell'incontro degli anni scorsi. Per il video clicca qui

La Sicilia nel tempo non cambia di molto rimane piena di contraddizioni:  bellezze straordinarie che stridono con i problemi irrisolti,  terra della scuola poetica che costringe le sue migliori menti ad emigrare,  terra che nel secolo di don Sturzo diede i natali al bandito Giuliano,  prima cellula dell'Italia unita e allo stesso tempo principale forza separatista.  Nonostante questo continuiamo ad amarla.

Anche quest'anno si è svolta, a Valguarnera Caropepe (EN), la tradizionale cavalcata in onore di San Giuseppe. Per il video clicca qui Ringrazio Salvatore Machì per la gentile concessione delle immagini.

Oggi voglio ricordare don Giuseppe Diana,  sacerdote ucciso dalla Camorra il 19 marzo 1994.  Assassinato per il suo impegno antimafia.

Questa storia delle trivelle mi ricorda il petrolchimico di Gela, all'apertura dello stabilimento annunci e proclami: "Salveremo la Sicilia, fermeremo l'emigrazione". E invece, cosa abbiamo ricevuto in cambio di qualche posto di lavoro? L'aumento del 50% di tumori neonatali e lo "stupro" del paesaggio. Con le trivelle otterremmo lo stesso risultato, con il rischio di distruggere la fauna marina del mediterraneo.Speriamo che se passa il Sì non succeda il solito: "fatta la legge trovato l'inganno",come sta tentando di fare il Governo in tema di acqua pubblica.

Domani sarà il 17 marzo, lo stesso giorno del 1861 fu proclamato il Regno d'Italia. Qualche mese prima si erano svolte le prime elezioni politiche italiane, che portarono alla nuova legislatura, nella quale fu nominato presidente del Senato Ruggero Settimo, esponente politico di origine siciliana. Detto questo mi chiedo, parafrasando la celeberrima frase di Massimo d'Azeglio: "Abbiamo fatto l'Italia ora dobbiamo fare gli italiani", noi che abbiamo fatto l'Italia, siamo riusciti a fare gli italiani? clicca qui "Viva l'Italia"

Ci sono dei siciliani, in ogni anfratto che parli di libertà, anche rimettendoci la propria vita, a partire dalla rivolta di Bronte del 1860, ripresa da Verga nella novella Libertà, dove i brontesi sentendo vicino l’arrivo dei mille, si ribellano alloppressione borbonica. I mille arrivarono ma i rivoltosi vengono accusati di comportamenti illegali e fucilati sul posto. Vengono in mente i magistrati vittime della Mafia, che furono abbandonati dallo Stato come disse il cardinale Pappalardo durante il funerale del Gen.  C.A. dalla Chiesa: “mentre a Roma si pensa sul da fare, la città di Sagunto viene espugnata dai nemici!” Il pensiero va anche a Don Pino Puglisi che si ribella alla Mafia pagando con la propria vita. Questi sono soltanto alcuni esempi di Siciliani, che si sono sacrificati per la nostra libertà.  

Giovedì e Venerdì Santo, vi invito a recarvi San Fratello per vedere, i caratteristici Giudei, interpretazione goliardica dei soldati romani. https://youtu.be/a6-g0tMZChk

Ci risiamo, accordo UE - Tunisia, per importare 35 mila tonnellate l'anno di olio senza dazi.

Foto di Belmonte Mezzagno, pubblicata l'otto marzo.