Carissimi amici, vi propongo un'intervista a Laura Sciascia, g ià ricercatrice di Storia Medievale all’Università di Palermo, ha pubblicato diverse edizioni di fonti documentarie e ha studiato la storia di famiglie della nobiltà medievale e delle città siciliane, la scrittura come specchio della società, la monarchia aragonese di Sicilia con particolare attenzione per il ruolo delle regine. Figlia di Leonardo Sciascia. Parliamo di una delle sue ultime opere: "Tutte le donne del reame. Regine, dame,pedine è avventuriere nella Sicilia medievale". Quale ruolo ha avuto la figura femminile nella controversa Sicilia medievale? Cosa l'ha spinta parlare della donna del medioevo? Rispondo prima all’ultima domanda. Io sono cresciuta in un mondo di donne: in casa mia eravamo in sei: io, mia madre, mia sorella e tre prozie, sorelle di mio nonno. Soli uomini mio padre e il marito di una delle prozie. Attorno c’erano tante altre donne, parenti, amiche, colleghe di lavoro di m...
Cari amici, oggi vi parlerò di una nobile casata, grande protagonista della Storia siciliana, e artefice, attraverso Giuseppe Emanuele III, della nascita di Belmonte Mezzagno. Sto parlando, come avrete capito, della famiglia Ventimiglia. I Ventimiglia costituiscono una linea di discendenza siciliana di un lignaggio ligure, di probabile origine franca, reale e imperiale, molto potente e influente nella storia culturale, politica ed economica dell'isola - e non solo - dal XIII secolo al XIX secolo. Per lunghi tratti della seconda metà del Trecento ressero un'ampia signoria indipendente, riconosciuta, tra gli altri, dallo Stato della Chiesa, nel periodo dei cosiddetti Quattro Vicari del Regno di Sicilia. Fra i rappresentanti più importanti e in vista della nobiltà in Sicilia, i Ventimiglia presero il nome dalla città ligure di Ventimiglia della quale però non erano i conti, ma detenevano soltanto piccole quote signorili in condominio con i cugini del ramo principale, ...
Cari amici, continua il nostro Itinerario Arabo-Normanno; oggi "visiteremo" la Cattedrale di Cefalù. Costruito nel 1131 per volontà del normanno Ruggero ll, primo Re di Sicilia, il Monumento deve il suo splendore alla fusione di elementi diversi: la genialità e l’originalità degli architetti e delle maestranze islamiche, la raffinatezza bizantina nell’arte della pittura e del mosaico, l’influenza della cultura e dell'architettura normanne. Significative le pitture del soffitto che rappresentano il paradiso islamico (1148). La Cattedrale fu concepita anche come mausoleo di Ruggero ma il lento processo di decadimento che l’edificio subì dopo la sua morte convinse Federico Il, nel 1215, a trasferire a Palermo il sarcofago porfireo del Re normanno. Alcuni anni dopo, nel 1240, ebbe inizio il restauro che comportò notevoli modifiche, anche stilistiche, del tempio originario come, tra le più evidenti, l’abbassamento del soffitto ligneo della navata principale, c...
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