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Visualizzazione dei post da ottobre, 2016

Itinerario Arabo-Normanno

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In occasione della dichiarazione dell’itinerario arabo-normanno come patrimonio dell’umanità UNESCO, propongo un approfondimento su tale corrente artistica; cominciando da un breve excursus storico. Dopo aver conquistato il Sud della penisola fino a Reggio, i Normanni volsero lo sguardo avido di conquista alla Sicilia, già occupata dagli Arabi. Il 10 gennaio 1077 Palermo era nelle loro mani; nel 1129 Ruggero II cingeva a Palermo la corona di Re e costituiva il Regno di Sicilia. Con sapiente spirito di tolleranza egli riuscì a fare di tre popolazioni differenti ed ostili, latini, greci e arabi un popolo solo. Palermo, in quel tempo, divenne città dove il mantello arabo ed il turbante musulmano si mescolavano alla tunica greca, al corto saio italiano e alla maglia di ferro normanna. Questo “miracolo” di saggezza politica come fu chiamato ebbe il riflesso anche nell’arte, come testimonia la corrente artistica di quegli anni chiamata araba-normanna. Esempio più insigne di

Vincent Schiavelli

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C’era una volta… Cosi cominciavano le fiabe di Andersen e dei fratelli Grimm. Io voglio raccontarvene una non frutto della fantasia, ma della vita reale; che spesso supera la finzione. E’ la storia di un uomo, figlio di emigranti siciliani, cresciuto ascoltando le storie di una Sicilia povera, ma indimenticabile, raccontate dal padre Andrea. Il protagonista di questa favola è Vincent Schiavelli: Nacque a Brooklyn, New York l’11 novembre 1948. Da adolescente ha frequentato la Bishop Loughlin Memorial High School. Ha studiato recitazione alla New York University. Ha iniziato ad esibirsi sul palco nel 1960. Il primo ruolo cinematografico di Schiavelli fu nel 1971, nel film Taking Off di Milos Forman, in cui interpretava un consulente che ha insegnato ai genitori di adolescenti in fuga a fumare marijuana al fine di comprendere meglio le esperienze dei loro figli. Si mise in luce, nel protagonista del "pazzo" in Qualcuno volò sul nido del cuculo al fianco di Jack Nich

Luigi Capuana

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Oggi propongo un approfondimento su Luigi Capuana (Mineo, 28 maggio 1839 – Catania, 29 novembre 1915) scrittore, critico letterario e giornalista siciliano, tra i padri fondatori del Verismo; autore del romanzo "Il marchese di Roccaverdina" ispiratore del film "Gelosia" di Pietro Germi. Capuana nasce a Mineo, in provincia di Catania (nel 1839), da Gaetano Capuana e Dorotea Ragusa, in una famiglia di agiati proprietari terrieri; e a Mineo frequenta le scuole comunali. Nel 1851 si iscrive al Reale Collegio di Bronte che lascia dopo solo due anni per motivi di salute, proseguendo comunque lo studio da autodidatta. Conseguita la licenza si iscrive, nel 1857, alla Facoltà di Giurisprudenza di Catania che abbandona nel 1860 per prendere parte all'impresa garibaldina in funzione di segretario del comitato clandestino insurrezionale di Mineo e in seguito come cancelliere nel nascente consiglio civico. Risale al 1861 la leggenda drammatica in tre canti Garibaldi

Nero d'Avola

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Il Nero d'Avola è un vino rosso prodotto in tutto il territorio della Sicilia, dall'omonimo vitigno. La sua commercializzazione su scala industriale risale agli inizi degli anni sessanta del secolo scorso. È considerato un vino da taglio, data la sua elevata gradazione alcolica, che raggiunge facilmente i 15 gradi. Nonostante ciò alcune aziende siciliane decisero di farne un vino da tavola con nuove tecniche di vinificazione più rispondenti alle esigenze del mercato che prevedevano una diminuzione del grado zuccherino ed un aumento dell'acidità. Da allora è coltivato anche fuori dalla Sicilia e dall'Italia, per esempio in California, in Australia e da qualche anno anche in Turchia. La zona più vocata per il nero d'Avola è l'area a sud-est della Sicilia compresa nei territori di Avola, Noto e Pachino, con le contrade di Buonivini, Bufalefi, Maccari, Archi. Il Nero d'Avola si presenta alla vista di un gradevole rosso rubino, più o meno intenso a sec

Sergio Friscia

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Propongo un'intervista a Sergio Friscia, attore, comico e showman siciliano. Quando hai capito che il mondo dello spettacolo sarebbe stato il tuo "mondo"? L'ho capito un po' troppo presto se consideri il fatto (reale) che sono l'unico caso di bambino al mondo espulso dall'asilo ! Sembra una battuta ma mia mamma può testimoniare... Ero un pericolo pubblico ! Sempre iper attivo e smanioso di stare al centro dell'attenzione. Alle scuole elementari durante la lezione la maestra mi faceva stare alla cattedra a raccontare storie inventate sul momento ai miei compagni. Da sempre mi sono divertito a fare le imitazioni dei miei professori e dei miei parenti. Il mio privo spettacolo l'ho fatto in seconda media, a fine anno scolastico, davanti a circa mille persone. Come è nato il personaggio "Di Giovanni settimo piano", che ti ha portato tanta fortuna, soprattutto agli inizi della tua carriera? Già dai tempi della gavet

Origini lingua siciliana

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La lingua siciliana è stata influenzata, nel suo formarsi, principalmente da 5 lingue straniere: greco, latino, arabo, francese e spagnolo. Questa influenza è dovuta alle rispettive dominazioni straniere che hanno governato la Sicilia nel corso dei secoli, mi riferisco a greci, romani, arabi, normanni e spagnoli. Proporrò una serie di post allo scopo di spiegare i motivi di tali influenze, cominciando da quella Greca. Come già citato la prima di esse è la cultura ellenistica. I greci arrivarono in Sicilia nell'ambito di un flusso migratorio originato da singole città della Grecia antica, motivato sia dall'interesse per lo sviluppo delle attività commerciali, che da tensioni sociali dovute all'incremento della popolazione a cui la magra produzione agricola non riusciva a dare sostentamento. Le prime colonie sorsero nella Sicilia orientale: nell'VIII secolo a.C. i greci calcidesi fondarono Zancle, Naxos, Leontinoi e Katane; nella parte sud-orientale i corinzi e i