Sicilia nell'Odissea

Per "Sicilia nell'arte" propongo un viaggio nei luoghi siciliani presenti nell'Odissea, e più in generale nella mitologia greca.
Cominciamo col mito di Polifemo e dei Ciclopi:
Omero ci narra che Ulisse, durante il suo lungo viaggio di ritorno dalla guerra di Troia, sbarcò nella Terra dei Ciclopi. Spinto dalla curiosità, Ulisse raggiunse la grotta del più terribile di tutti, Polifemo, dove lui e i suoi compagni vennero catturati dal gigante.


La terrà dei Ciclopi nella mitologia classica è stata sempre individuata nella Sicilia. I nomi che appaiono su tutte le carte marine ed i dati di navigazione situano il paese dei Ciclopi alle pendici dell'Etna, di fronte ai Faraglioni dei Ciclopi presso Aci Trezza.








Grotta dei Genovesi

Altri studiosi optano per per l'arcipelago delle Egadi, composto da Marettimo, Favignana e Levanzo; su quest'ultima isola si trova la Grotta dei Genovesi, abitata sin dal Paleolitico e dal Neolitico. L'isola montagnosa di Marettimo in particolare, costellata di grotte, ha un aspetto piuttosto impressionante. Dinnanzi, sulla costa della Sicilia, le rovine dell'antica città di Erice attestano peraltro una presenza greca molto antica. Nessuna di queste tre differenti ipotesi si è tuttora affermata definitivamente.







Capo Peloro
Continuiamo con il mostro "Cariddi": In principio essa era una naiade, figlia di Poseidone e Gea, dedita alle rapine e famosa per la sua voracità. Un giorno rubò a Eracle i buoi di Gerione e ne mangiò alcuni. Allora Zeus la fulminò e la fece cadere in mare, dove la mutò.
 Essa mutò in un gigantesco mostro, grande quasi quanto metà della città di Roma. Simile a una lampreda, con una gigantesca bocca piena di varie file di numerosissimi denti e una voracità infinita
Geograficamente Cariddi è collocabile sulla punta messinese della Sicilia, a Capo Peloro(vedi foto. Qualcuno ha stuprato il paesaggio costruendo quel "Bel" Traliccio).

Concludiamo con la dea Etna:
Essa era considerata figlia di Urano e Gea. Il drago Tifone, si supponeva, viveva nelle viscere dell'omonimo vulcano e ne causava le distruttive eruzioni.
La Sicilia, terra di vulcani e frumento, era causa di dispute tra Efesto e Demetra, dei rispettivamente del fuoco e delle messi. Etna fece da arbitro.



Commenti

Post popolari in questo blog

Antonio Ventimiglia conte di Collesano

Giuseppe Emanuele Ventimiglia

Duomo di Cefalù