Traina, Nobili
Voglio parlarvi di una nobile famiglia siciliana, che affonda le radici nel "Regnum" di Guglielmo II (XII sec.): la famiglia Traina.
La signoria Traina nacque col dominio della città di Troina (Traina in siciliano), durante i Re Normanni. Trasferirti nel palermitano prendono possesso delle terre di Torretta, infatti, nel 1599 Arrigo Traina fondò la baronia del Falconiere e della Turricula o Turrecta.
Da Arrigo Trajna l'ereditò il figlio, Rev. Don Francesco, poi Vescovo di Agrigento, e da questi il fratello Giuseppe Antonio, dal quale la ereditò la figlia Rosalia, che alle sue nozze la offrì in dote a Giulio Tomasi-Caro, da Carlo II, nel 1667, insignito del titolo di Principe di Lampedusa e Marchese della Turrecta.
Di monsignor Francesco e del fratello Giuseppe Antonio parleremo un'altra volta; oggi voglio approfondire la straordinaria vita di: Donna Rosalia Traina.
Donna Rosalia Traina nacque a Palermo il 24 febbraio 1625, da Don Giuseppe Antonio Traina e Donna Antonia Drago.
Don Antonio morì quando la bambina era ancora piccola, e la
moglie Donna Antonia con i figli si trasferì allora ad Agrigento sotto la
tutela e protezione del Vescovo, suo cognato, il potente Mons. Don Francesco
Traina, lì vivendo in un clima di grande religiosità e ubbidienza.
Rosalia, ultima ed erede della sua Casa, fu promessa in
sposa a Don Carlo Tomasi e Caro il quale
però sentì forte il richiamo ad una vita ascetica ed entrò nell’Ordine dei
Chierici Regolari Teatini rinunziando al matrimonio; Rosalia, riccamente
dotata, si sposò allora a sedici anni il giorno 11 novembre 1640 col di lui
fratello gemello Don Giulio Tomasi 1°Principe di Lampedusa detto “il Duca
Santo” (1614-1669), portandogli tra gli altri beni in dote la Casa della sua
famiglia sita in Palermo a Via delle Scuole.
I Tomasi di Lampedusa (di gattopardiana memoria), che vivevano ad Agrigento, si trasferirono poi a
Palma di Montechiaro; dopo aver generato 8 figli di cui 6 sopravvissuti (4
suore, un Chierico e un unico figlio celibe che poi si sposò), Rosalia e Don
Giulio decisero, di comune accordo, di far voto di castità e si dedicarono
entrambi a vita ascetica.
Nel 1661 Rosalia prese il nome di “Suor Maria Sepellita
della Concezione” e si ritirò in
clausura nel suo proprio Palazzo di Palma di
Montechiaro, trasformato in Monastero benedettino di clausura dal marito Don
Giulio. Lì si riunì alle due figlie maggiori già monache e portò seco le
giovanissime altre due che presero in seguito anch’esse i voti. Il Duca costruì
per sé un altro palazzo dove visse asceticamente.
Nella vita monastica emerse la figura straordinaria della figlia Isabella (Suor Maria Crocifissa).
La Venerabile Maria Crocifissa della Concezione nacque in Agrigento, nel palazzo che attualmente è sede del
municipio, il 29 maggio 1645, e fu educata, fin dalla sua infanzia, in un
ambiente di alta religiosità e di non comune santità. Fin da piccola si dedicò
agli esercizi di pietà e specialmente alla meditazione giornaliera e all’esame
di coscienza: già a dieci anni, giornalmente, meditava almeno per una mezzora.
Il 7 ottobre 1660 Isabella entrò in convento prendendo il nome di Maria Crocifissa della Concezione .
Ella fu riempita di virtù eroiche: fu costante la lotta contro il demonio; Le comparvero più volte la Madonna, S. Caterina da Siena e S. Rosa da Lima e specialmente l'Angelo custode.
Trascorse gli ultimi anni di vita tra febbri e dolori che abbracciò non solo con perfetta conformità alla volontà di Dio ed eroica pazienza, ma anche con amorosa generosità.
Morì il 16 ottobre 1699, recitando le parole: Santo, Santo, Santo.
Non meno straordinaria fu la vita del figlio di Rosalia Traina, Giuseppe
prese gli Ordini,
diventò Cardinale e fu poi Santificato da Papa
Giovanni Paolo II.
Mi piace il tuo sito. sei in grado di dirmi dove posso trovare maggiori informazioni su don giuseppe antonio traina e donna antonia drago? ci sono libri di riferimento specifici su questa famiglia?
RispondiEliminaBuonasera. Mi dispiace tanto leggere che il sig. Stefano non è più con noi.
RispondiEliminaNella speranza che qualcuno tenga vivo il blog continuando la sua opera, desideravo porre un quesito.
Sono l’ing. Antonino Badalamenti, cittadino di Torretta e appassionato della storia del paese e dei personaggi correlati.
La storia di Torretta, come evidenziato nel post è fortemente legata ai Traina di cui si tratta.
Da documentazione reperita presso l’archivio storico palermitano risulta che le terre di Torretta sono state acquistate con atto nel 1635 da Fabrizio Traina dai Conti Pilo di Capaci.
Nel 1643 lo stesso Fabrizio Traina, fratello di Francesco e di Giuseppe Antonio, ottenne la licentia pupulandi per popolare il già esistente Casale di Torretta e i feudi annessi: Falconieri ed altri.
Il vecchio Parroco di Torretta nel 1954 scriveva, come Lei, che Torretta fu fondata da Arrigo Traina nel 1599. Non ho mai trovato traccia documentale di Arrigo (era il padre?) e del 1599.
Potete cortesemente informare sulle fonti dalle quali sono state dedotte queste informazioni?