Salvo La Rosa
Oggi vi propongo una breve intervista a Salvo La Rosa, giornalista e conduttore TV d'origine catanese.
Nella tua carriera hai avuto molte richieste dalle reti
nazionali, come mai sei rimasto in Sicilia?
Purtroppo non ho una risposta precisa da darti. Ho fatto
tante cose, soprattutto in Rai ma anche a Mediaset, e tra queste anche i
collegamenti esterni per le edizioni del 2002 e del 2003 del Festival di
Sanremo, e devo dire che per me sono stati come degli importantissimi master di
perfezionamento, perchè ho imparato tantissimo. Poi, però, non ci sono state
altre occasioni. è vero che io non me le sono neanche cercate, però non mi
hanno più richiamato. Forse semplicemente cercavano altro e io non andava bene.
Ma posso dirti che sono felice di essere rimasto a lavorare nella mia Sicilia e
con la mia gente e anche a buoni livelli.
Come hai conosciuto Enrico Guarnieri “Litterio”? La vostra
amicizia travalica il palcoscenico?
Con Enrico Guarneri ci siamo conosciuti al Premio Polifemo
d'argento, che si svolgeva a Zafferana, Io presentavo e lui quell'anno veniva
premiato come personaggio emergente. Quella sera fece una breve esibizione come
Litterio e finì tutto lì. Poi qualche tempo dopo ci siamo nuovamente
incontrati, tramite il comune amico regista Romano Bernardi: io già conducevo
Insieme su Antenna Sicilia e lo invitai al programma. Forse per l'emozione del
debutto, ma alla prima puntata le cose andarono così così: poi riprovammo due
settimane dopo e questa volta io restai al suo fianco e da quel momento la
coppia Litterio-La Rosa fu un successo crescente e continuo e ancora, grazie a
Dio, abbiamo un affetto straordinario da parte del pubblico.
Ma Enrico è un attore bravissimo, io dico che lui è un grande
Litterio perchè è un grande attore, e quindi con lui è tutto più facile. E poi
siamo davvero molto amici anche fuori dal palcoscenico: tra noi c'è amicizia,
rispetto e un feeling perfetto. E tutto questo fa bene anche alla coppia
artistica.
Cosa manca, se manca qualcosa, al teatro e allo spettacolo
siciliano, per essere valutato nel modo che merita?
In Sicilia, nel teatro come nella musica e nell'arte in
generale, ci sono talenti straordinarie unici. Purtroppo mancano a volte le
occasioni e i mezzi per andare avanti. E, come stiamo vedendo soprattutto con i
teatri Siciliani, le Istituzioni sono ormai completamente assenti. Ma io dico
ai giovani che non bisogna mai arrendersi e bisogna provarci sempre con
passione e tenacia.
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