Ruggero Orlando

«Qui Nuova York, vi parla Ruggero Orlando».
Tantissime volte avrete sentito questa frase, se siete troppo giovani chiedete a chi ha superato gli "Anta".
La voce era di Ruggero Orlando, giornalista e corrispondente RAI, dalle, forse poco note, origini siciliane.
Propongo una sua breve biografia:

Veronese di nascita, ma, come già detto, di origini siciliane (Caronia in provincia di Messina), fu uno dei più popolari giornalisti radiotelevisivi italiani. Laureato in Matematica, iniziò la sua carriera a Londra come corrispondente dell'Eiar e anche della Gazzetta del Popolo e del Messaggero. all'entrata in guerra dell'Italia rifiutò di rientrare in Patria e rimase in Inghilterra, dove, durante il periodo della seconda guerra mondiale, fu annunciatore dai microfoni di Radio Italia, meglio conosciuta come Radio Londra. Fu poi il primo corrispondente della Rai da New York, dove rimase dal 1954 al 1970: una tra le sue telecronache famose fu la diretta del black out avvenuto nel 1965 nella parte settentrionale degli Stati Uniti e nel Canada.

Per gli italiani fu la voce delle imprese spaziali americane, con numerose radiocronache e telecronache. In particolare viene ricordato come uno dei grandi protagonisti della storica notte in cui Neil Armstrong sbarcò sulla luna, il 20 luglio 1969. Durante la diretta dell'allunaggio Orlando, che si trovava nel Centro spaziale della NASA a Houston, in Texas, ebbe un battibecco con Tito Stagno, che conduceva la trasmissione da Roma, perché non concordava con lui sull'istante preciso dell'allunaggio. Da analisi successive delle registrazioni è emerso che Tito Stagno annunciò l'allunaggio con 56 secondi di anticipo e Ruggero Orlando con circa 10 secondi di ritardo.

Nel 1971 conseguì in Italia il premio Borselli quale miglior giornalista dell'anno. Fu anche direttore del settimanale ABC. Nel 1972 si dimise dalla Rai e fu eletto deputato per il Psi nella VI legislatura, nel collegio di Roma. Dal 1981 al 1983 diresse il mensile di politica estera e militare Italia internazionale e dal 1986 al 1992 fu opinionista nel Videogiornale della televisione privata romana GBR e direttore responsabile della emittente nazionale Rete Mia.

Stimatissimo giornalista partecipava agli eventi importanti nazionali ed internazionali. Inoltre, prese parte come attore a tre film: Il tigre (1967), Il pap'occhio (1980) e Caldo soffocante (1991). La sua preparazione scientifica gli permise di spiegare molto bene vari argomenti di Fisica, per esempio fece una serie di 3 puntate sulla Relatività Generale.


















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