Luigi Pirandello

Nell'avvicinarsi dell'ottantesimo della sua morte, avvenuta infatti il 10 dicembre 1936, propongo un'approfondimento su Luigi Pirandello, uno degli scrittori siciliani più letti al mondo.
Già premio Nobel per la letteratura nel 1934.

Nato il 28 giugno 1867 a Girgenti (Agrigento), studiò prima a Palermo e poi a Roma, laureandosi in Filologia Romanza all'università di Bonn. Nel 1896 uscì dalla casa editrice "Giusti" di Livorno la sua traduzione delle "Elegie romane" di Goethe. Con il Romanzo "Il fu Mattia Pascal", pubblicato nel 1904 nella "Nuova Antologia", iniziò l'ascesa letteraria di Pirandello.
Dall'osservazione attenta delle consuetudini borghesi del suo tempo, trasse spunto per narrare le diverse vicende dei protagonisti tratteggiati in ben 241 novelle, molte delle quali diventarono soggetti di opere teatrali, da lui stesso adattate nella feconda stagione del teatro dello specchio. 
Di queste, "Liolà" è mutuata da un capitolo de "Il fu Mattia Pascal", "La nuova colonia" dalla novella "Suo marito è Ciascuno a modo suo" dalla novella "Si gira".
A partire dal 1916 il teatro di Pirandello mise in scena un gran numero di opere di successo, da "Pensaci Giacomino" a "Cosi è (se vi pare), da "Il piacere dell'onesta" a "Tutto per bene", da "L'uomo la bestia e la virtù" a "Ma non è una cosa seria", raggiungendo il maggior consenso di pubblico e di critica nel 1921 con "Sei personaggi in cerca d'autore", rappresentata a Londra, a Parigi e a New York nei due anni successivi. 
A Pirandello si deve inoltre la fondazione del Teatro dell'Arte, nato a Roma con lo scopo di far conoscere nuovi autori. 
Nominato Accademico d'Italia nel 1934, lo stesso anno in cui gli fu assegnato il Premio Nobel, morì di polmonite a Roma il 10 dicembre 1936, mentre attendeva "I giganti della montagna" la sua ultima opera teatrale rimasta incompiuta.

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