Villa Romana del Casale

Cari amici, oggi vi propongo un approfondimento su un bene artistico siciliano facente parte del patrimonio dell'umanità UNESCO: la Villa Romana del Casale di Piazza Armerina.

La Villa del Casale è una testimonianza fondamentale della civiltà romana: i suoi mosaici, oltre a evidenziare un originale linguaggio figurativo, sono un eccezionale documento di costume, che ha consentito di approfondire molti aspetti della vita quotidiana e degli scambi culturali nel tardo Impero Romano.








La Villa

Fin dall'inizio degli scavi, nel 1930, apparve chiaro che si trattava della residenza di un ricco
proprietario o dell'amministratore di un grande latifondista. Due ritratti rinvenuti all'interno della villa potrebbero rappresentare i membri della famiglia del proprietario.
Gli studi stratigrafici rivelano che la prima versione dell'edificio fu concepita in un periodo che oscilla tra il primo secolo dell'eta cristiana e l'epoca della Tetrarchia, alla fine del III secolo.
Molti elementi sembrano indicare che esso fu distrutto da un terremoto nel primo decennio del IV secolo. Sui resti della vecchia villa ne venne edificata una nuova caratterizzata da una grandiosa monumentalità.
Databile tra il 320 e il 370, la costruzione lascia intuire che fu commissionata, se non da un imperatore romano,  almeno da un ricco possidente terriero della regione. Alcuni studiosi sostengono l'ipotesi che l'edificio appartenesse al potente Massimiano, generale di Diocleziano.
Malgrado il progressivo degrado, la villa rimase abitata almeno fino all'età bizantina (VIII secolo),
L'edificio fu concepito secondo il modello delle ville romane, ma con una monumentalità senza pari, al punto da farla apparire più che una villa un vero è proprio palazzo.

Un'articolata, raffinatissima architettura civile

Costruita su terrazze, la villa copriva  un'incredibile estensione: fino ad ora gli scavi hanno portato alla luce una superficie pari a circa 4000 metri quadrati. Il complesso appare articolato in tre grandi raggruppamenti collegati tra loro in modo omogeneo: l'ingresso principale con il quartiere termale, caratterizzato dalla presenza di una palestra, del "frigidarium", del "tepidarium" e del "calidarium", nonché di alcuni ambienti accessori come la piscina o la saletta per i massaggi; il grande peristilio con al centro una vasca, sul quale si aprono le camere di soggiorno e la foresteria, e dal quale si accede, tramite il grande Corridoio della Caccia, all'aula basilicale e agli ambienti privati; infine il triclinio con il cortile ellittico colonnato, luogo destinato a ospitare i banchetti di rappresentanza.
La funzione delle sale, oltre che dalla loro disposizione e articolazione architettonica, è evidenziata quasi sempre dalle chiare allusioni dei soggetti rappresentati negli splendidi mosaici pavimentali.


I mosaici

Caratteristica unica della villa sono i 3500 metri quadrati di mosaici. In essi si possono evidenziare
due diversi temi: quello classico, consacrato alle scene mitologiche, dove vengono raffigurate scene mitologiche e di caccia; e quello domestico, che illustra la vita domestica e riproduce con grande fedeltà e realismo specie animali e vegetali.
I mosaici più interessanti sono la "Grande Caccia", e il grande mosaico delle "Dieci Ragazze".


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