Suor Giusi Italiano

Giuseppina nacque, seconda di sei figli, a Belmonte
Mezzagno il 17 gennaio 1957 da Francesco Italiano e Stefana Vaglica. Finito il
primo ciclo di studi in paese, decise, dopo aver convinto i titubanti genitori,
di iscriversi al liceo classico di Palermo. In una calda estate, suo padre
improvvisamente cade a terra morto. Fu un terribile trauma per Giuseppina,
molto legata alla figura paterna.
Dopo il diploma si iscrisse in medicina; aveva già
capito che la sua vita sarebbe stata un dono verso gli altri. Nel 1978 partecipò
ad un camping vocazionale estivo sulle Dolomiti. Lì, grazie all’incontro con
suor Nunziella, cominciò a sentire un grande bisogno di avvicinarsi ancor di
più a Dio. Questo desiderio la spinse a partire per Marino Laziale, dove, sotto
la guida di sr. Nunziella, iniziò un periodo di discernimento vocazionale al Centro giovanile Santa Famiglia. In
seguito a questa esperienza, capì che era arrivato il momento di lasciare tutto
per dedicarsi pienamente alla sequela di Gesù. Il 28 settembre 1978, Giuseppina
prese il treno da Palermo alla volta di Roma.
Giuseppina, diventata ormai Giusi, nel periodo
romano maturò ancor di più la convinzione di seguire il Maestro attraverso la
vita contemplativa. La sua nuova vita cominciò da Cahors – comune francese
dell’Occitania – dove venne inviata dalla madre superiora nel 1980. Lì, il 6 agosto
1981 iniziò il noviziato, che la condusse, i 17 aprile 1983, a prendere i primi
voti. Il percorso vocazionale si concluse con la professione perpetua nella
Santa Famiglia di Bordeaux; cerimonia avvenuta il 10 aprile 1988 a Martillac.
La convinta sequela di Gesù, nel 1994 la riportò a
Roma per seguire la guida sr. Nunziella, nella scelta di continuare la propria
missione nella Congregazione degli Istituti di vita consacrata e delle società
di vita apostolica; ciò la portò, il 7 gennaio 1995, a prendere i voti perpetui
come suora del Bell’Amore.
Nel maggio 1995 partì per Monaco di Baviera
all’interno della Missione cattolica italiana.
Nel 2000, tornò a Palermo a lavorare presso la casa di
riposo per anziani SS. Salvatore di Altarello; in quegli anni lavorò anche come
animatrice spirituale all’Ospedale Buccheri La Ferla.
Il maestro, però, voleva essere accompagnato anche
nella Via Dolorosa: il 21 luglio 2006, infatti, gli viene diagnosticato un
aggressivo tumore al cervello. Lo stesso giorno venne ricoverata al Buccheri La
Ferla per iniziare le terapie. Il 31 luglio venne operata a Catania.
L’intervento riesce bene, nonostante l’alto rischio di perdere l’uso delle
gambe e la parola. Cominciò per lei un duro percorso chemioterapico che sembrò
dare i risultati sperati; almeno per qualche anno.
Il 30 marzo 2015 venne operata per l’esportazione
della recidiva del tumore, e il 17 giugno per posizionare un drenaggio. Da lì,
il peggioramento divenne repentino. Il 4 settembre, suor Giusi venne informata
della non operabilità della nuova massa tumorale.
L’8 dicembre 2015 suor Giusi raggiunge la casa del
padre, lasciando un vuoto incolmabile tra le sorelle del Bell’Amore, e nella
comunità belmontese.
Mia moglie frequentava l'instituto San Salvatore e di conseguenza,noi abbiamo avuto il piacere di conoscerla e passare giornate intere con lei.
RispondiEliminaAbbiamo un ottimo ricordo e rimarrà sempre impressa nei nostri pensieri ��
Grande persona
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