Chiesa Madonna dei Poveri

 La Chiesa è stata edificata nei primi anni del XIX secolo probabilmente sui resti di un antico eremo precedente alla fondazione del paese, da subito venne intitolata alla Madonna dei Poveri, che si venerava attraverso l'affresco che si trova nell'abside alla destra dell'altare, a lei rivolgevano la preghiera le persone più povere, coloro a cui mancava il necessario per il loro sostentamento. Non solo di quelli a cui mancava il pane, ma anche dei poveri in spirito, cioè coloro che erano lontani dalla fede.
Con l'arrivo delle prime pandemie, soprattutto del colera, quando i belmontesi capirono che il contagio avveniva non solo tra viventi, ma anche avendo contatto con i morti dovuti a tale patologia, cominciarono a seppellirli intorno a tale Chiesa. Ciò avvenne durante le pandemie di colera del 1848 e del 1884-85 e durante quella della febbre spagnola del primo decennio del novecento.Successivamente all'affresco si è aggiunto l'antico quadro presente nell'abside realizzato dal Maestro Bottino nel 1929, la profonda devozione a questa immagine spinse i belmontesi a ricorrere alla Madonna dei Poveri nei periodi di

siccità o di gravi carestie; ciò avveniva con processioni che partivano dalla Chiesa Madre per raggiungere la Chiesetta. Allora non era facilissimo come lo è adesso, infatti per raggiungerla vi era soltanto un sentiero spesso immerso nel fango.
Negli anni si sono susseguiti i lavori di restauro, i più importanti sono stati quelli promossi da Andrea Piraino nel 1966 e nel '70, e quelli promossi dalla Parrocchia che hanno dato un meraviglioso volto alla Chiesetta sia fuori che dentro, dove è stato realizzato un quadro che ha sostituito il precedente. Lavori che si sono conclusi nell'aprile 2017.



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