Il 24 maggio ricorre il 101° anniversario dell'entrata in guerra dell'Italia.
Ho creato questo video per ricordare le vittime nella speranza che tutto questo non accada più.
Carissimi amici, vi propongo un'intervista a Laura Sciascia, g ià ricercatrice di Storia Medievale all’Università di Palermo, ha pubblicato diverse edizioni di fonti documentarie e ha studiato la storia di famiglie della nobiltà medievale e delle città siciliane, la scrittura come specchio della società, la monarchia aragonese di Sicilia con particolare attenzione per il ruolo delle regine. Figlia di Leonardo Sciascia. Parliamo di una delle sue ultime opere: "Tutte le donne del reame. Regine, dame,pedine è avventuriere nella Sicilia medievale". Quale ruolo ha avuto la figura femminile nella controversa Sicilia medievale? Cosa l'ha spinta parlare della donna del medioevo? Rispondo prima all’ultima domanda. Io sono cresciuta in un mondo di donne: in casa mia eravamo in sei: io, mia madre, mia sorella e tre prozie, sorelle di mio nonno. Soli uomini mio padre e il marito di una delle prozie. Attorno c’erano tante altre donne, parenti, amiche, colleghe di lavoro di m...
Cari amici, oggi vi parlerò di una nobile casata, grande protagonista della Storia siciliana, e artefice, attraverso Giuseppe Emanuele III, della nascita di Belmonte Mezzagno. Sto parlando, come avrete capito, della famiglia Ventimiglia. I Ventimiglia costituiscono una linea di discendenza siciliana di un lignaggio ligure, di probabile origine franca, reale e imperiale, molto potente e influente nella storia culturale, politica ed economica dell'isola - e non solo - dal XIII secolo al XIX secolo. Per lunghi tratti della seconda metà del Trecento ressero un'ampia signoria indipendente, riconosciuta, tra gli altri, dallo Stato della Chiesa, nel periodo dei cosiddetti Quattro Vicari del Regno di Sicilia. Fra i rappresentanti più importanti e in vista della nobiltà in Sicilia, i Ventimiglia presero il nome dalla città ligure di Ventimiglia della quale però non erano i conti, ma detenevano soltanto piccole quote signorili in condominio con i cugini del ramo principale, ...
La Sicilia, come terra dalle mille contraddizioni, non poteva certo farsi mancare una crociata nel suo suolo. Mi riferisco alla cacciata degli Arabi da parte dei Normanni. Premettiamo che gli Arabi avevano reso la Sicilia un faro del mediterraneo, costruendo in essa migliaia di magnifiche Moschee. Una di esse fu sicuramente la Moschea Gami, che poteva contenere fino a 7 mila fedeli, essa sorgeva nel sito che occupa la Cattedrale di Palermo. Segno tangibile di tale epoca è l'iscrizione in Arabo presente nel pressi dell'entrata principale. Una delle battaglie più cruente fu quella combattuta a Misilmeri nell'anno 1068. Lì, soltanto dopo giorni di intense battaglie, i Normanni ebbero la meglio su i guerrieri della Mezzaluna. La vittoria ebbe anche un forte valore simbolico, infatti a Misilmeri gli Arabi avevano creato le più antiche strutture del castello e del centro urbano. Lo stesso nome del paese nasce dall'arabo Menzil el Amir (villaggio dell'emiro). ...
Fatemi sapere se il video parte.
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