Continuando a percorrere l'Itinerario Arabo Normanno, che ricordo a tutti appartenere al patrimonio dell'umanità UNESCO, oggi parlerò del Duomo di Monreale. La Chiesa fu voluta nel 1174 da Guglielmo II; era detto il buono e viene ricordato come uno dei monarchi normanni che ebbe la maggiore benevolenza popolare. Dante nella sua "Commedia" lo nomina nel XX canto del Paradiso in questi termini: «E quel che vedi ne l'arco declivo, Guglielmo fu, cui quella terra plora che piagne Carlo e Federigo vivo: ora conosce come s'innamora lo ciel del giusto rege, e al sembiante del suo fulgore il fa vedere ancora.» La nascita del Duomo è avvolta dalla leggenda, secondo il mito, Guglielmo, succeduto al padre sul trono di Sicilia, si sarebbe addormentato sotto un carrubo, colto da stanchezza, mentre era a caccia nei boschi di Monreale. In sogno gli apparve la Madonna, a cui era molto devoto, che gli rivelò il segreto di una “truvatura” con queste...