Rivolte d'amore; capitolo 3

Quella sera del luglio 1859, Nino rientrò con suo cugino Pino. In casa erano rimasti in sei, Franca e Concetta da qualche hanno si erano sposate con due fratelli proprietari di due salme di terra a Mazzarca . “ Sté, domani andrai a Bagheria con zi Pino a raccogliere pesche!” esclamò Nino. “ Padre, ma domani dobbiamo portare le pecore alla Cannavata !” “ Tu non ti preoccupare, mi porterò Titta!” “ Come dite voi sia fatto padre!” Nino da qualche tempo aveva pensato di mandare Stefano a giornata. Troppo sacrificante e misera la vita del pastore. Alle quattro del mattino già Stefano era in groppa alla giumenta dietro gli altri operai, la carovana era aperta dal mezzadro Pino. Dopo una cavalcata di circa due ore, giunsero al feudo Moncheda: dieci salme di peschi e nespoli con, nella parte bassa, un imponente villa del settecento. La raccolta cominciò dalla parte del pescheto antistante la villa, ai lati della stradina d’ingresso. Intorno alle otto, lo stalliere preparò...